Disturbi Psicosomatici

Disturbi Psicosomatici
Disturbi psicosomatici

I “disturbi psicosomatici” o “funzionli” sono disturbi che compaiono in assenza di sintomi documentabili oggettivi.

La caratteristica comune secondo il DSM-IV (manuale diagnostico dei disturbi psichiatrici) è la presenza di sintomi fisici che non sono giustificati da una condizione medica generale, dagli effetti diretti di una sostanza, o da un altro disturbo mentale: i sintomi fisici non sono intenzionali (cioè sotto il controllo della volontà).


Disturbi psicosomatici possono interessare l’apparato gastrointestinale (gastrite, colite ulcerosa, ulcera peptica), l’apparato cardiocircolatorio (tachicardia, aritmie, cardiopatia ischemica, ipertensione arteriosa), l’apparato respiratorio (asma bronchiale), l’apparato urogenitale (dolori mestruali, impotenza, eiaculazione precoce o anorgasmia, enuresi), la cute (la psoriasi, l'acne, la dermatite atopica, il prurito, l'orticaria, la secchezza delle mucose, la sudorazione), il sistema muscolo-scheletrico (cefalea tensiva, crampi muscolari, torcicollo, mialgia e fibromialgia, artrite, dolori rachidei) e l’alimentazione.


"...Il corpo e la psiche s'influenzano a vicenda grazie alle interconnessioni, che avvengono attraverso un complesso sistema psico –neuro –immuno -endocrino. Quando questo sistema si auto-regola in modo corretto, una volta passato l’evento stressante fisico o psichico che sia, la reazione psicosomatica si esaurisce e tutto ritorna come prima...

...Quando il meccanismo 'si inceppa', invece di una normale reazione allo stress possiamo sviluppare una patologia psicosomatica.

Per molte patologie psicosomatiche le terapie non portano ad una vera guarigione, la qualità della vita non migliora, il soggetto è scontento, si sente malato e le sue capacità lavorative sono ridotte. Il paziente chiede insistentemente diagnosi e terapie che risultano inefficaci. E’ allora indispensabile allargare il campo di osservazione e prendere in considerazione le condizioni psicologiche (sociali e relazionali) nelle quali il soggetto vive.


Le malattie psicosomatiche sono quelle che più strettamente realizzano uno dei meccanismi difensivi più arcaici con cui si attua una espressione diretta del disagio psichico attraverso il corpo.In queste malattie l'ansia, la sofferenza, le emozioni troppo dolorose per poter essere vissute e sentite, trovano una via di scarico immediata attraverso il disturbo.


Somatizza quindi chi tende a esprimere le esperienze dolorose a mezzo di disturbi fisici.

Un’ampia letteratura attesta che sono soggetti con uno scarso controllo sugli eventi e che sono più frequenti nelle culture in cui è scoraggiata l’espressione verbale delle emozioni.

Dobbiamo ricordarci che i dolori di cui soffrono questi pazienti sono reali e debilitanti.

Chi soffre di questi disturbi raccontano spesso di sentirsi inascoltati perché vengono trattati come persone noiose e lamentose e di aver ricevuto il messaggio “sono solo tue fantasie”.

Accade spesso purtroppo che l’aspetto psicologico non emerga perché i disturbi si manifestano solo a livello fisicoe né il medico, né tanto meno il paziente, sospetta la presenza di altre cause. Il sospetto può nascere quando gli esami clinici continuano ad essere negativi, o quando la terapia farmacologica ben condotta non produce effetti duraturi.


Psicoterapia Cognitivo Comportamentale 

Terapia cognitivo-comportamentale Disturbi Psicosomatici

La Terapia più efficace per raggiungere il paziente è proprio il sostegno psicologico; attraverso l’empatia, capacità di ascolto, e comprensione al di là della semplice comunicazione manifesta del paziente. Quest'ultimo, spesso, non è in grado di esprimere il proprio malessere se non attraverso il disturbo fisico. Il riconoscimento dei bisogni del paziente, la conoscenza della sua storia, delle sue relazioni, dei fallimenti e delle speranze, dei comportamenti e delle emozioni, può rendere la relazione terapeutica più viva e ricca di emozioni e incidere positivamente sul decorso del disturbo.


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