La Terapia Cognitivo Comportamentale descrive come le emozioni dolorose possono spingere le persone ad effettuare dei comportamenti che possono dare un sollievo ed una risoluzione apparente, ma che col tempo si rivelano disfunzionali, temporanei e dannosi per il proprio equilibrio psicofisico (es: abuso di alcool e/o di sostanze stupefacenti, restrizione alimentare, ritiro dalla vita sociale, atti compulsivi ecc..).
Questa sofferenza emotiva, e la conseguente modalità di comportamento, incide profondamente sulla vita quotidiana, sia sul piano lavorativo che sul piano affettivo e relazionale.
Vediamo un piccolo esempio col nostro amico Snoopy:
Al termine di una relazione sentimentale è spesso inevitabile sentirsi male per la fine della relazione, ci si sente soli, abbandonati, con un profondo senso di smarrimento, sconforto e incertezza nei confronti del futuro.
Nella vignetta il nostro amico Snoopy esprime i suoi pensieri negativi attraverso la colpa e l’auto-commiserazione. In questo condizione mentale, ad esempio, le abitudini alimentari possono risentirne, attraverso la privazione del cibo oppure compensando con un'alimentazione eccessiva. Infatti in questo caso, per Snoopy il cibo assume una valenza di auto-medicazione.
La Terapia Cognitivo Comportamentale è considerata attualmente la terapia che ottiene i risultati migliori nel trattamento della maggior parte dei disturbi emozionali e del comportamento dall ' Organizzazione Mondiale della Sanità e dalla Comunità Scientifica Internazionale.
La psicoterapia ha lo scopo di curare disturbi psicopatologici di diversa gravità e che possono oscillare dal modesto disadattamento o disagio personale fino ad una sintomatologia ben più grave.
La terapia cognitivo-comportamentale utilizza tecniche strategiche cognitive e comportamentali sia in base alla problematica che alle carateristiche del paziente.
dott. Zuccaro Mario
Psicologo Psicoterapeuta a Casoria (Na)