Quoziente Intellettivo

Quoziente Intellettivo
funzioni esecutive

Possiamo definire l'intelligenza come la capacità di adattare il proprio pensiero di fronte al mutare delle circostanze, al fine di raggiungere determinati obiettivi.

Un modello teorico cui spesso si fa riferimento è quello diCattellche divide l’intelligenza inintelligenza fluida e intelligenza cristallizzata. La prima si riferisce alla capacità di affrontare e risolvere problemi la cui soluzionenon dipende da conoscenze pregresse, la seconda invece si identifica conla capacità di utilizzare competenze e conoscenze acquisite con l’esperienza.

 

Test di intelligenza

Sono chiamati anche test cognitivi, test di logica o reattivi mentali. Si deve a Otis (1917) la messa a punto delle prove collettive di intelligenza mirate alla selezione militare che furono chiamate Army Alpha test e Army Beta test. La prima prova era costituita da una batteria di quesiti di cultura generale. La seconda era basata principalmente su batterie di test di logica simbolica astratta perché era destinata a chi non fosse stato in grado di rispondere a domande scritte in lingua inglese, perché analfabeta o straniero (test non verbale). Tutto ciò diede un forte impulso all’impiego dei test in ambito aziendale, per l’assunzione di operai, apprendisti, tecnici ecc (Gandolfi 2003). Nel 1963 Cattell introdusse l’importante distinzione tra intelligenza fluida ed intelligenza cristallizzata che costituiscono i due fattori dell’intelligenza generale o fattore G di Spearman.

 L’intelligenza cristallizzata (o culturale) non decresce nell’arco della vita, infatti fa riferimento ad abilità mentali determinate dalle influenze ambientali e viene misurata soprattutto tramite prove che valutano i risultati dell’acculturazione (apprendimenti scolastici, ricchezza lessicale, comprensione verbale, ecc.).


LE SCALE WECHSLER

La pubblicazione nel 1939 della Scala d’Intelligenza Wechsler-Bellevue segnò una data crucialenella storia della valutazione dell’intelligenza dell’adulto. Per la prima volta, infatti, veniva costruita una batteria di prove individuali, eterogenee, che apprezzava le varie espressioni delfunzionamento intellettuale, ben accette dai soggetti adulti e, soprattutto, che erano tarate infunzione dell’età cronologica. Abbandonando il concetto di età mentale, Wechsler riprendevainvece quello di Quoziente Intellettivo (QI) concependolo, però, come una scala standardizzata conmedia 100 e deviazione standard 15.


In tale modo venivano eliminati i limiti del metodo precedente e, invece, forniti degli indici statistici concreti funzionali a cogliere correttamente il potenzialeintellettivo individuale. Benché tale scala fosse stata concepita inizialmente per valutare il livello d’intelligenza globale del soggetto, lo strumento fu rapidamente applicato con diversi altri scopi: quello di misurare l’eventuale deterioramento mentale, di differenziare la tipologia di intelligenza,pratica o verbale, della persona e di individuare le eventuali carenze in particolari funzioni cognitive.

Proprio per tali requisiti, lo strumento divenne, molto rapidamente, il più usato nell’ambito della valutazione e della diagnosi dell’intelligenza, portando così ad una globalerevisione del materiale (WAIS; Wechsler Adult Intelligence Scale; dai 16 anni in poi) e alla creazione di altre scale simili destinate a soggetti di differenti fasce d’età: bambini in età prescolare(WPPSI; Pre-school and Primary Scale of Intelligence; 3-7 anni) e bambini in età scolare(WISC;Wechsler Intelligence Scale for Children; 7-16 anni)


La Wechsler Adult Intelligence Scale – Fourth Edition (WAIS-IV):

La scala di valutazione fornisce una valutazione complessiva delle capacità cognitive di adolescenti e adulti di età compresa tra 16 e 90 anni.

Fornisce un punteggio totale di QI, rappresentativo dell’abilità intellettiva generale, e quattro punteggi compositi, che misurano specifici domini cognitivi.


La WAIS-IV si compone di 15 subtest, 10 fondamentali e 5 supplementari (da somministrare a discrezione del clinico in relazione alle caratteristiche del soggetto e allo scopo della valutazione), che indagano 4 dimensioni.


  • Comprensione verbale: subtest Somiglianze, Vocabolario, Informazione e Comprensione (supplementare).
  • Ragionamento visuo-percettivo: subtest Disegno con i cubi, Ragionamento con le matrici, Puzzle, Confronto di pesi (solo 16-69 anni; supplementare) Completamento di figure (supplementare).
  • Memoria di lavoro: subtest Memoria di cifre, Ragionamento aritmetico e Riordinamento di lettere e numeri (solo 16-69 anni; supplementare).
  • Velocità di elaborazione: subtest Ricerca di simboli, Cifrario e Cancellazione (solo 16-69 anni; supplementare)

È UTILE PER:

  1. Ottenere una valutazione del funzionamento cognitivo generale.
  2. Ottenere informazioni cliniche per fare valutazioni neuropsicologiche e impostare approfondimenti in ambiti specifici, quali difficoltà di apprendimento, disturbi dello spettro autistico e deterioramento mentale.
  3.  Programmare interventi di potenziamento e recupero e monitorarne l’andamento.

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